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Percorso 02: Soziglia, San Luca, Carmine

Un itinerario nel cuore del Centro Storico di Genova "dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi" come cantava Fabrizio De Andrè

PIAZZA DEL FERRO – SOZIGLIA – PIAZZA LAVAGNA – MADDALENA – VIGNE – SAN LUCA – CAIROLI – ZECCA – CARMINE

A piedi: 30 min
Mezzi Pubblici: Metro Piazza De Ferrari

Piazza Lavagna, Centro Storico Genova

Non tutte le cose da vedere nei vicoli di Genova sono indicate nelle guide turistiche. Alcune sono più nascoste di altre. Proponiamo un percorso che attraversa il Sestiere della Maddalena e l’antica zona di San Luca per scoprire il fascino e i contrasti del Centro Storico di Genova, fra i Palazzi dei Rolli e i bassi occupati da chi esercita il “mestiere più antico del mondo”.

Partiamo dai lussuosi palagi di via Garibaldi (collegamento con il percorso 1). Scendi in vico del Ferro e quindi nella piccola e omonima piazzetta e prosegui lungo via dei Macelli di Soziglia, caratteristico caruggio genovese ricco di merce esposta, frutta, verdura e ovviamente carne. La tradizione, infatti, non è del tutto andata perduta… Qui in tempi remoti scorreva il torrente Rialto e, anche grazie alla vicina presenza dell’acqua, avevano sede i macelli della città. Sfocerai, è proprio il caso di dirlo, in piazza Soziglia, spazio adibito al mercato cittadino sino al XVII secolo, poi centro mondano a partire dal ‘700 con i cafè e le confetterie più frequentate della città, ricche di ogni ben di Dio proveniente dalla pancia delle navi, dall’Asia e dalle Americhe.

Imboccando vico Lavagna eccoti catapultato nell’omonima piazza dove cielo e terra sono a specchio, un quadrato di alti palazzi e panni stesi, uno degli slarghi più ampi del centro storico, una sorta di grande cavedio dove ancora la gente si parla dalle finestre. Da piazza Lavagna risali in via della Maddalena proseguendo ancora su vico Lavagna.

La Maddalena è uno spaccato dei vicoli di Genova nudo e crudo che trasuda fascino. Le signorine ti osservano per pochi secondi e chissà cosa riescono a rapire di te, chissà cosa hanno capito. L’occhiolino veloce è un fiore sparato all’improvviso dal cannone, nell’istante in cui gli sguardi si incrociano. Tutto ciò accade a neanche venti passi dal Municipio e dalla nobile via Garibaldi tutto lustro e musei (il prostibolo cittadino venne spostato alla Maddalena nel ‘500 proprio per fare spazio ai palazzi di via Garibaldi, vai all’approfondimento): questi forti contrasti di cui Genova è ricca sono in equilibrio su un filo sottile da centinaia di anni e non sembrano avere intenzione di cadere… io faccio il tifo per loro.

Da via della Maddalena svolta a sinistra in vico dietro il Coro delle Vigne, e poi in vico della Lepre. Giunto nella piazzetta blocca il passo e voltati a sinistra: il campanile della chiesa delle Vigne è in posa fra i tetti e il cielo. Se passi di qui la mattina o all’ora di pranzo avrai buone possibilità di rimanere solo con questo spaccato di bellezza, mentre la sera l’osteria della piazza è frequentata dalla movida. Io quel campanile lo immagino modellato da giganti ed esperte dita, sembra costruito con la sabbia e lasciato al sole a indurirsi e seccare, che qui le onde non arrivano e non lo possono portare via…

Piazza delle Vigne, Centro Storico Genova

Scendi vico del Teatro delle Vigne, piazza delle Vigne è una delle aperture più suggestive dei vicoli di Genova, le grandi finestre dei nobili appartamenti che facevano parte della celebre lista dei Rolli si aprono sul campanile, che dalla piazza non si riesce a vedere. Le Vigne è luogo di incontri ravvicinati, i genovesi che abitano e vivono il centro storico lo considerano un punto di riferimento e la piazza è frequentata anch la sera. Loro sanno bene che senza prendere nessun appuntamento basta fermarsi qualche minuto lì per incontrarsi, come se si trattasse della piazzetta del paese. Alle Vigne troverai artisti seduti ai tavolini, squilibrati, pensionati e pensatori, fra tazze di the e tazzine di caffè, calici di vino e bicchieri di plastica pieni di birra o cocktails, dialetto genovese e mugugno facile… Lì ogni giorno nascono sogni e progetti, buona parte dei quali non verranno mai realizzati: se hai tempo (e lo hai) fermati alle Vigne anche tu, ché la condizione che più di ogni altra nobilita l’uomo è non avere niente da fare.

Carmine, Centro Storico Genova

Per raggiungere via San Luca da piazza delle Vigne puoi scendere in piazza Banchi lungo via delle Vigne oppure tagliare imboccando vico Spinola e vico della Torre (qui potrai godere della bella e antica casa-torre degli Spinola). Via San Luca è la via trafficata d’anime che parlano a voce alta fra di loro o al cellulare, chi con la valigetta in mano e la cravatta, chi con i sandali e le treccine. Ma solo chi ha l’abitudine di camminare a testa alta e guardarsi intorno sa bene che San Luca ha poco da invidiare alle più celebri “Strade Nuove” via Balbi e via Garibaldi. Qui infatti hanno sede magnifici Palazzi dei Rolli di cui ben sei sono patrimonio dell’umanità Unesco.

Prosegui sino alla chiesa di San Siro ricca di opere d’arte al suo interno e all’omonimo vicolo per poi ritrovarti in piazza della Meridiana quindi, a sinistra, in via Cairoli. La Strada Nuovissima, come venne chiamata a lavori ultimati nel ‘700, conduce in largo della Zecca, anch’essa impreziosita dai Rolli (sulla tua destra la stazione della funicolare Zecca – Righi che sale al belvedere di Montallegro e all’area trekking del Righi).

Tu attraversa la strada e imbocca via Vallechiara, la salita ti accompagnerà al cospetto del magico borgo del Carmine, la pendice nascosta della città vecchia, arroccata sul dorso del colle di Castelletto. Il piccolo, ma fitto, dedalo di strade è lì apposta per concederti l’opportunità di camminare senza sapere dove andare. Scoprirai piazza San Bartolomeo all’Olivella e piazza della Giuggiola, metterai i piedi in uno di quegli angoli che Genova non ha alcuna intenzione di mostrare, violerai la sua intimità completamente avvolto dal silenzio, davvero un colpo di bacchetta magica che porterai con te a lungo; e non dimenticare che ti trovi in pieno centro.

Gabriele Serpe
[Piazza Lavagna, Carmine foto di Daniele Orlandi]

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