Bogliasco, GenovaDa Nervi/Sant’Ilario un rincorrersi di case che occhieggiano tra il verde, pini marittimi, ulivi e cascate di bouganville che si susseguono sullo snodarsi dell’antica Aurelia romana. Tra la ripida costa e il mare, si giunge a Bogliasco, u Buzu per i bogliaschini. Borgo marinaro in continuità con la città, ha un’origine che si fa risalire ai tempi dei romani come testimoniano i resti del ponte a ridosso della spiaggia che è appunto chiamato “Romano” anche se in verità è il risultato di un drastico rimaneggiamento medievale.

A ridosso della stazione la bella chiesa dedicata alla Natività di Maria che si affaccia su un sagrato del 1767, venne ricostruita nel XVIII sulle vestigia di un antico edificio preesistente. Dalla parte alta del borgo, via Mazzini, parte il sentiero che si arrampica sino a San Bernardo (oppure in auto lungo la via Guglielmo Marconi). Da qui un antico sentiero, oggi rilassante passeggiata fra i fiori e gli ulivi, conduce a piedi all’abitato collinare di Pieve Ligure in uno scenario incantevole a picco sul mare…

Pieve LigureDa Bogliasco si può raggiungere Pieve anche in auto proseguendo sull’Aurelia. Pieve Bassa è abbarbicata sulle scogliere che si gettano in mare mentre quella Alta è raggiungibile da via Roma, una strada tutta curve che s’inerpica fino al Poggio, sul Monte Santa Croce. Una ragnatela di case collegate da ripide creuze cullate da un clima mite favorito dal monte che le ripara dai venti gelidi della tramontana. Il nome “Pieve” deriva dall’antica Pieve di San Michele attorno alla quali si rifugiarono le primitive popolazioni per sfuggire all’attacco dei Saraceni. Il sentiero che parte da Bogliasco (via San Bernardo) giunge sino alla chiesa di San Michele, la cui prima edificazione è anteriore all’anno 1000 e il cui campanile, alto 41 metri, ricordava ai marinai pievesi, già dal largo, di essere giunti a casa. Percorrendo via Roma si scende al mare, attraversando l’Aurelia sino alla scogliera, un’oasi incantevole ideale per avventurarsi nel più poetico dei bagni estivi.

 

[Bogliasco, foto di Daniele Orlandi]