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Riviera ligure, Rapallo e Zoagli

Viaggio nel Golfo del Tigullio, dalla famosa cittadina di Rapallo al paese di Zoagli

Le curve e i meandri dell’Aurelia, tra salite e discese, si addentrano nel Golfo del Tigullio fino a Rapallo le cui origini risalgono al 700 a. C. Oggi la cittadina appare divisa tra la devastante urbanizzazione degli anni ’70 golosa di seconde case per la villeggiatura e la sua parte più medievale che si concentra nel borgo.

Qui troviamo la bellissima chiesa di Santo Stefano nella via omonima del 1155. Sul mare, sopra ad uno sperone di roccia, in corrispondenza dell’inizio della passeggiata Vittorio Emanuele, sorge il Castello cinquecentesco, costruito a baluardo delle incursioni dei pirati barbareschi. Al suo interno una piccola cappella dedicata a San Gaetano costruita nel 1688. A sud dell’abitato troviamo il ponte detto di Annibale, d’impianto tardo medievale ma costruito in stile romanico.

Il paesino di Zoagli

Zoagli è situata tra Rapallo e Chiavari, chiusa in una piccola conca alla foce del torrente Semorile, dalla sua passeggiata incastonata tra le rocce offre un’ampia vista del Golfo del Tigullio. Già nell’ottocento era un centro turistico ambito da personaggi illustri come Friedrich Nietzsche ed Ezra Pound, lo scrittore Sem Benelli e il pittore Vasilij Kandinskij.

Sul fianco del Monte Castello che domina il borgo, vi è l’armonioso santuario quattrocentesco della Madonna delle Grazie, una chiesetta del XV secolo, che aggetta sul mare e che presenta, all’interno, un articolato ciclo di affreschi cinquecenteschi. Ma la prima cosa che si nota arrivando a Zoagli è uno strano castello, un po’ villa un po’ fortezza medievale… è il castello Sem Benelli, l’autore del dramma la Cena delle Beffe; all’inizio del ‘900, un Benelli troppo fiducioso del successo ottenuto, decise di costruirsi questa eccentrica dimora sperperando una fortuna… le finanze del Benelli non riuscirono però a far fronte alle esose spese e prima ancora di metterci piede, il castello fu venduto e all’autore non rimase altro che rifugiarsi nella dependance fatta costruire per i custodi.

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